23/10/2011

Always the last day of summer

Ovvero il giorno che vorresti non finisse mai.
La danno tutti per spacciata ormai, questa lunga estate -così lunga che chiamarla estate è un'offesa- persino io avevo deciso che se ne stesse andando già quel giorno.
E allora bisogna prolungarlo il più possibile, illudendosi che diventi infinito, così sarà sempre l'ultimo giorno d'estate.  
Perché da domani tutto cambierà irrimediabilmente, e nessuno il giorno dopo potrà più ricordare.
"It's always the last day of summer and I've been left out in the cold with no door to get back in". (George Jung)

Quindi un saluto a Motor Hairport, il mio parrucchiere finora qui a Lisbona. Il salone chiude battenti dopo due anni di attività. La crisi ha colpito ancora, i titolari non riescono a far fronte alle spese per tenere aperti due saloni contemporaneamente e hanno dunque deciso di concentrare gli sforzi in un'unica sede. Chiuderà però a fine mese proprio quello in cui mi recavo io. Alcuni dipendenti sono già andati a cercar fortuna altrove, altri partiranno presto.

E perché è l'ultima volta ho chiesto di poter fare delle foto. Patricia contentissima mi ha detto che certamente potevo, e l'ho salutata augurandole buona fortuna per la sua avventura in Irlanda ("dove pure c'è la crisi ma almeno pagano un po' meglio").



Meno male che almeno Lx Factory è sempre lì rassicurante. Un esempio riuscitissimo di riqualificazione e recupero di un ex polo industriale ora adibito a ristoranti, aree design, laboratori d'arte e molto altro, in continua espansione.
Tra i vari posti, uno dei miei preferiti è la libreria  "Ler devagar" (traducibile con "leggere con lentezza"), un invito a prendersi una pausa tra i libri, gironzolando tra gli scaffali pieni zeppi di cose interessanti e sbirciare pagine seduti su poltroncine disseminate ovunque, tra pezzi di macchine industriali che parlano della precedente identità del luogo.
Che da poco accoglie anche un angolo degustazione di vini.




Devagar..con un bicchiere di Aragones Vila Santa, un vino alentejano che mi ha conquistata subito, accompagnato da un formaggio di capra gratinato con noci, mela verde, composta di mele e cannella.
E siccome mi hanno regalato un barattolino di cotognata, credo proprio che ci proverò prima o poi.

Intanto mi accorgo che fuori piove.



10 comments:

  1. Una libreria con degustazione di vini! L'emblema di un paese civile. Basterebbe solo questo per convincermi a organizzare un'altra visita a Lisbona.

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  2. Che bel posto! Credo che potrei passarci giornate, anzi mesi interi...
    A proposito di estate che finisce, io oggi ho acceso per la prima volta il riscaldamento. Bah.

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  3. finchè viene l'ultimo giorno dell'ultima estate. Ler devagar è bellissima, e ne ho nostalgia; ancor di più se provo ad immaginarla mentre fuori cade la pioggia.

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  4. elle, ieri ho preso tanta di quell'acqua che ne bastava la metà! è proprio finita, sembrava dovesse durare in eterno.
    ma dov'è questa biblioteca, ci vado a fare subito un salto (ma prima vado a comprare un ombrello)

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  5. Silvia: organizza, organizza!

    Chotto: brrr, di gia'?!

    Anonimo: saudades!!
    ma quando me la giravo tra librerie e vini era ancora l'ultimo giorno d'estate: la pioggia e' iniziata ieri.

    Mariantonietta: e' dentro Lx factory, zona Alcantara. Tutta l'area merita una visita, anzi, ripetute visite.

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  6. elle, ci sto andando ora, sembra carino davvero ;)

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  7. Buongiorno, trovo che i luoghi di cui parli nel post siano totalmente ricchi di fascino e veramente unici. Se abitassi a Lisbona, ci farei un salto di sicuro. Specialmente il negozio della parrucchiera mi ha colpita. Peccato che debba chiudere! ;-) Ah e poi mi sono rosa il fegato a leggere della lunga estate: qui a Monaco di Baviera abbiamo il riscaldamento acceso da un po’ e le macchine col sottile starto di ghiaccio al mattino. Però ha un fascino anche tutto ciò. E poi non si può negare che comunque abbiamo avuto uno splendido settembre insolitamente caldo e alcune giornate, anche questo mese, decisamente soleggiate. Una meraviglia. Ciao E.

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  8. Questo paese le soffoca le sue imprese, dispiace davvero per il parrucchiere, che tristezza.

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  9. Eireen
    pensa che in moltissime case di Lisbona il riscaldamento neanche c'e' (anche se con le piogge e l'umidita' dell'inverno ce ne sarebbe bisogno).

    Tinuccia
    specialmente alcuni settori non riescono a reggere la concorrenza ultra low-cost spietata (per quanto riguarda i parrucchieri, ci si puo' tagliare i capelli anche con 6 euro qui in citta').

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  10. Bellissimo quel negozio di parrucchiere! Voglio visitare Lisbona prima o poi!!!

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Dimmi pure.

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