Da quando sono qua ho conosciuto la garoupa, un pesce che in Italia credo non esista e che è una specie di cernia dalle carni pregiate e saporite che viene impiegata in zuppe o cotta alla piastra.
Io ho preparato questa zuppa alla maniera portoghese, con:
una fetta di garoupa di circa 300 grammi, un merluzzetto di 300 gr, una decina di gamberi, 2 patate medie, 1 carota, mezza cipolla, uno spicchio di aglio, un pezzo di peperone rosso, 3 pomodori succosi, sale, paprika, olio, un bicchiere di vino bianco e prezzemolo (ci andrebbe il coriandolo, ma già conoscete il mio punto di vista).
Ho fatto rosolare un po' la cipolla e l'aglio, poi ho aggiunto le patate a tocchetti e la carota a rondelle grosse, i pomodori, il prezzemolo e il pezzo di peperone a dadini aggiungendo acqua fino a coprire il tutto e lasciando cuocere circa 20 minuti. A parte intanto ho preparato un fumetto con gli scarti del pesce e i carapaci e le corazze dei gamberi; poi ho aggiunto in pentola la garoupa a pezzi, il merluzzo pulito e il vino bianco ed ho lasciato andare per 15 minuti.
Man mano che l'acqua si ritirava allungavo la zuppa col fumetto, aggiustando di sale e di paprika (un pizzico). Infine ho aggiunto i gamberi, tenendo presente che per una cottura ottimale non devono stare sul fuoco più di qualche minuto e che la tradizione portoghese vuole che la zuppa rimanga abbastanza brodosa (al contrario del nostro caciucco, ad esempio, che deve avere una consistenza densa e sostenuta).
Alla fine ho spolverato con prezzemolo e fatto riposare qualche minuto prima di servire.
E questo è il risultato.
Nei ristoranti viene servita nelle caratteristiche pentoline di alluminio col coperchio (anzi, date le porzioni sempre abbondanti, dovrei dire pentoloni) e con un mestolo, in modo tale che il commensale possa servirsi da solo -più volte- e nel frattempo tenere in caldo la zuppa.
Attenzione a non chiamarla sopa però (che per noi significa zuppa): vi direbbero che non c'entra nulla.
E avrebbero ragione, perché la zuppa (sopa) è una crema di verdure che qui viene consumata sempre, tutti i giorni tutti, primavera-estate-autunno-inverno, prima della portata principale. Un piatto quattro stagioni, insomma...il che fa un po' specie nelle impietose giornate con 40 gradi.
mmm che bonta'...secondo te lo scorfano si presta a riprodurre la ricetta?
ReplyDeleteLa ricetta sembra ottima. Peccato non essermi imbattuta in questo piatto durante il mio viaggio a Lisbona, una settimana fa.
ReplyDeleteHo scoperto il tuo blog proprio mentre cercavo informazioni sul Portogallo, e ho citato il tuo bellissimo post "un paradiso luminoso e triste" nel mio racconto di viaggio. Spero non ti dispiaccia (nel caso, rimuovo il link...)
Ciao e complimenti per il blog, mi piace molto.
Che meraviglia, mi ricorda le grandiose mangiate di pesce nei ristoranti portoghesi della costa nord, quelli con ancora il lavandino nella sala, vicino ai tavoli.
ReplyDeleteQui in Etiopia il pesce ce lo sogniamo, ma per fortuna il Kenya è vicino!
Valentina
ReplyDeleteSecondo me lo scorfano e' ok
Laura
Benvenuta e grazie! Questa zuppa non si trova ovunque in citta', purtroppo.
Per il post ed il link certo che non mi dispiace! anzi, son contenta che tu l'abbia sentito anche un po' tuo
Ferengiaddis
Il lavandino nella sala e' un must! Altro che salviettine umidificate all'odore di limone...eheh
Benvenuta anche a te!
buonaaa e anche molto bella!
ReplyDeleteA pranzo ho mangiato un misero panino davanti al pc. Solo vedere questa meraviglia mi fa stare meglio...
ReplyDeleteMi fai venire sempre più voglia di venire in Portogallo. Potrò poi chiederti qualche consiglio?
Donna con Fuso
ReplyDeleteGrazie.
Chotto
Dai, resisti, l'agonia sta per finire. Alitalia permettendo :)
Per i consigli...claro que sim!
ciao elle! ma sai che la sopa non l'ho ancora mai provata? aspettavo che facesse un po' più freddo e ora che sono tornata penso proprio sia arrivato il momento! ;)
ReplyDeleteQuando nacque mio figlio, mentre ero in ospedale con lui, a casa mia fecero festa. C'era mia mamma qua, era venuta ad aiutarmi col piccolo. E c'era tutta la famiglia portoghese. La zia del mio compagno per la festa preparó una caldeirada de peixe che mia mamma ricorda ancora con gusto. Nonostante non l'abbia mangiata quella caldeirada, ogni volta che sento parlare di questo piatto mi ricordo della nascita del mio piccolo. A me la caldeirada mi commuove :)
ReplyDeletemariantonietta
ReplyDeletepoi vedrai che verrà la sopa-mania anche a te e ne preparerai un sacco anche a casa!
Tinuccia
bello avere un ricordo così tenero associato ad un piatto, anche se non l'hai mangiata, sarà stata di sicuro la caldeirada più buona.
torno solo ora ma la zuppa, sostituendo con lo scorfano, e' venuta una bonta' pazzesca, peccato aver letto il nuovo post solo dopo aver gia' cucinato le sovracosce al forno con timo e limone...sara' per il prossimo pollo!
ReplyDeletecontenta per la zuppa..e al prossimo pollo!
ReplyDeletevisto che si parla di cucina e mi sembri un'esperta avrei una domanda per te. ieri cercavo il lievito per dolci, come dire, il pan degli angeli. l'unica cosa che ho trovato è stata un lievito dove sulla bustina c'era scritto "adatto sia per dolce che per salato", ma quando l'ho aperta sapeva proprio di lievito di birra (era tipo in granuli) e non me la sono sentita di metterlo nella mia torta allo yogurt.
ReplyDeletedunque, che tu sappia esiste un lievito per dolci che sia in polvere e non in granuli e che sia simile al pan degli angeli?
mariantonietta, grazie per la fiducia :)
ReplyDeleteio uso il "fermento em pó" della royal (scatolina di latta rossa con la polverina o di cartone con bustine monodose piu' facili da dosare, quindi).
tieni presente che al contrario del pan degli angeli, questi lieviti non contengono vanillina e quindi ti conviene aggiungerla a parte (se puoi, meglio usare vaniglia).
grazie! cercherò bene al pingo doce ;)
ReplyDeletesai che questo piatto l'ho mangiato spesso in Mozambico dove lavoriamo ora ? conservano un sacco di tradizioni portoghesi. sono contenta di aver scoperto il tuo blog grazie alla tua visita. un abbraccio
ReplyDeleteestrellazul
ReplyDeletesì, il legame con le ex colonie è ancora molto forte, specie con quelle africane.
grazie della visita e buona permanenza in Mozambico!