Lo spunto per questo post viene dal (noioso) programma televisivo Ballarò.
Se per caso capita che una sera parlino di crisi ed esordiscano con un servizio sul Portogallo, allora stai certo che dall'Italia ci sarà prontamente qualcuno a dirtelo e a farti domande, impressionato dalle parole tragiche appena sentite (per la cronaca, quel qualcuno ieri sera ha significato amica, sorella e famiglia di mr T). Il servizio incriminato lo pubblico per comodità. Anche se non è un granché, anzi, direi che sfiora il pessimo, dura pochi minuti -meno di cinque-, quindi potreste fare lo sforzo (lo so, immane!) di guardarlo. Oppure, se vi fidate di me passate oltre e leggete direttamente più sotto.
Ieri sera, prim'ancora di vedere il servizio, intuendo già cosa potesse essere passato, mi sono agitata e ho colto l'occasione per fare delle considerazioni che metterò nero su bianco anche qua.
Io ho già parlato a modo mio della crisi in questo blog, qui. Era il periodo natalizio e l'atmosfera era austera (cosa che tra l'altro ho profondamente apprezzato, pensando alle nostre città con tanti problemi dove si spendono milioni di euro ogni anno per le luci natalizie, invece di, ad esempio, pagare i trasporti pubblici e di fatto lasciando i cittadini a piedi, oppure invece di investire in teatri e cultura).
Ma torniamo al "servizio". Per quanto breve, dice delle cose precise e dirette. Si mostrano i pensionati dei paesini con pensioni da 300 euro che muoiono letteralmente perché non hanno soldi per pagarsi le ambulanze. Si parlicchia di difficoltà a gestire il credito e della disoccupazione giovanile.
I problemi qua ci sono e sono grandi, e risalgono a ben prima della crisi recente. La povertà e gli squilibri sociali qui sono pesanti eredità di un passato di chiusura salazariana, ma non solo, sono anche sicuramente il frutto di un mal governo successivo e di una forma di indolenza diffusa.
Ok. Ma fare quel tipo di servizio mi pare l'atteggiamento propagandistico proprio di chi vuole rincuorarsi della situazione domestica guardando le magagne altrove, che, oh sì, sono ben più gravi.
Penso al fatto che nei paesini del sud Italia, posti di cui si parla poco o nulla, ci sono milioni di pensionati che vanno avanti con la minima (mia nonna in primis), e che quindi non se la passano di certo meglio dei vecchi portoghesi. Anche loro hanno l'orto, quelle immagini non mi impressionano, anzi non mi dicono nulla. E c'è di più: loro (mia nonna in primis) i prodotti dell'orto li vanno ancora a vendere agli agriturismi locali, a 86 anni, per rimpolpare la magrissima pensione.
Andate ad intervistare anche loro! Andate a leggere nei loro volti rugosi e nelle loro mani che sanno di terra: i paesi che muoiono ce li abbiamo in casa, non c'è bisogno di scomodare l'Europa!
Poi veniamo ad un altro punto cruciale: la disoccupazione giovanile. Innanzitutto, dati alla mano, il problema è più grave in Italia che in Portogallo: ad esempio, lo dicono Il Sole 24 ore e The Economist. Ne parlavo proprio coi colleghi a pranzo qualche giorno fa.
Dati a parte, un fenomeno interessante che si verifica è che, nonostante la crisi, questo Paese riesca a richiamare un sacco di giovani da tutta Europa (ed oltre), cosa che non avviene in Italia! Perché? Una possibile risposta è che, oltre alla questione "filosofica" del vivere semplice, e se si apprezza la semplicità e la bellezza delle piccole cose qui ci si trova bene per forza, c'è il fatto pratico fondamentale che se vuoi lavorare qui un lavoro lo trovi, e, guarda un po', perbacco, ti pagano anche. Chiaro che non si può fare di tutto, ma per cominciare a scrivere le famose esperienze nel curriculum da qualche parte bisogna pur cominciare, possibilmente senza fare lo schiavo.
Il lavoro retribuito da noi non è mica tanto scontato, ormai. Ci sono eserciti di giovani che lavorano totalmente gratis, camuffati da stagisti, apprendisti, senza contare quelli totalmente o almeno in parte a nero... In più ora, nel pacchetto di legge sulle liberalizzazioni, hanno messo anche una norma che prevede solo un rimborso spese forfettario per i tirocinanti negli studi dei liberi professionisti (il panino della pausa pranzo e i mezzi pubblici, qualora fossero così fortunati da averli, per raggiungere il posto di lavoro). Un altro esercito in crescita, quello degli aspiranti notai, avvocati, commercialisti e via dicendo, che è come se non esistesse.
E infine...in cinque minuti non si poteva dire che nonostante la crisi questa città ha la forza di reinventarsi continuamente. Questa è una realtà bella e vera, di cui cerco di parlare per quanto posso, e non mi stancherò mai di farlo (data la mia nota indole di avvocato delle cause perse).
Insomma, tante cose meglio ometterle a Ballarò. Qua si muore di fame: sarà che invece in Italia son tutti con la panza piena e contenta?
Amen!
Condivido ogni singola parola. Nessuno mi ha chiamato dall'Italia per il servizio di Ballarò, ma stamattina ho visto che avevano trovato il mio blog scrivendo su google: lisbona fa schifo.
ReplyDeleteNon ti dico, ira funesta!!! l'ho scritto su twitter e mi hanno risposto che probabilmente era per questo servizio fuori di testa.
A mio parere Italia e Portogallo non sono poi così diversi, se si parla di crisi economica siamo più o meno allo stesso punto. La differenza invece la trovo nelle persone e lì non c'è storia. Furboni come in Italia qui non ne ho ancora trovati. Come hai detto tu la gente ha voglia di reinventarsi. E non ho ancora trovato un italiano che sia venuto a vivere qui per un periodo e che poi abbia detto che si vive meglio in Italia.
Mah...
ps: il video che hai postato non contiene il servizio su Lisbona. io l'ho visto su Rai Replay (al minuto 9.20 circa)
Blogger mi sta facendo proprio arrabbiare! Quasi quanto Ballaro'! :)
DeleteIl servizio purtroppo e' tristerrimo e controproducente.
Qui sicuramente hanno molti problemi, soprattutto perché mancano le industrie e c'e' una grossa fascia di lavoratori che vive col minimo sindacale (500 euro neanche) e manca quasi del tutto la classe media.
Hai ragione a dire che la grossa differenza la fanno le persone.
Lisbona fa schifo? Argh, colpo al cuore.
Niente male, Elle.
ReplyDeleteMi associo in tutto e per tutto.
Mi fa piacere!
DeleteAmen! Pare che sia sempre più facile guardare altrove per fare il punto della situazione e criticare. La situazione del nostro paese a me preoccupa e non poco. Mi sono autoimposta di non guardare più nessun programma sulla crisa, m'hanno rotto le balle perchè tanto non cambiano nulla.
ReplyDeleteIo non l'avrei visto se non mi avessero avvertito della sua esistenza tutte quelle persone! Comunque, almeno mi son potuta sfogare un po'.
Deleteieri sera ti ho pensata quando ho visto il filmato.Concordo con la tua opinione.Ciao Cristina
ReplyDeleteGrazie del pensiero, Cristina. Mi fa piacere che abbia suscitato un po' di rabbia anche a te!
DeleteMi trovi d'accordo. A me questa cosa di guardare sempre nel piatto degli altri mi urta il sistema nervoso. C'e' sempre qualcuno che sta peggio, mavaaaaa?
ReplyDeleteDetto questo, ripeto: Lisbona nel 199nonmiricordo era anni luce avanti a Roma.
Esatto, e' proprio quello che infastidisce.
Delete...E lo é ancora! Nonostante la crisi, l´austeritá e tutto il resto il Portogallo per quel che mi riguarda resta un posto migliore per vivere di quel DISASTRO che ormai é l´Italia, che oltre alle manovre economiche (e al fatto di essere un Paese di fatto commissiarato, senza un governo legitttimamente eletto) deve fare i conti con la la grande-media-piccola criminalitá, le mafie, il lavoro nero e lo sfruttamento dell´immigrazione, la polizia violenta, i servizi inefficenti o inesistenti (io sono palermitano -su qs fronte per me Lisboa é il paradiso) e soprattutto con qs PRESUNZIONE DI MERDA, del sentirsi sempre "meglio degli altri". Dovremmo imparare per prima cosa l´UMILTÁ dai portoghesi.
ReplyDeleteMI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA, Elle. Brava, OTTIMO POST!
Grazie Marco!
DeleteComunque io non volevo (molto) parlare di cio' che non va in Italia o dire se qua si viva meglio o peggio, quanto piuttosto sottolineare un modo di fare che mi infastidisce non poco, e suggerire che l'attenzione andrebbe forse focalizzata su piccole/grandi realta' di casa nostra che non sono dissimili da quelle mostrate nel servizio, dipinte come distanti, come se quasi non ci appartenessero.
Mi trovi d'accordo sul fronte umilta' :) !
E' più facile, funziona meglio per il livello superficiale a cui l'informazione è scesa. Si oscilla tra un "lamentiamoci di tutto e tiriamoci anche le martellate sugli alluci" a "guarda quei poveracci come stanno messi, noi invece, he he...!"
ReplyDeleteSì, esatto, che tristezza.
Deletebel post elle! Non avevo visto lo spezzone di Ballaro e non conosco Lisbona ne' troppo bene il Portogallo per esprimere un'opinione a riguardo, ma alcuni tratti sono chiari: il guardare fuori per far populismo nazionale, quel mal comune mezzo gaudio o quell'omettere confronti veritieri, fanno scadere abbastanza la trasmissione ma in generale vanno in linea con quello che la televisione italiana continua a trasmettere: programmi scadenti che pero' si adattano al degrado culturale della massa e alla mentalità da bar, e' triste ammetterlo, ma difficile difendere il contrario, purtroppo.
ReplyDeleteGrazie andima! Quoto tutto quello che dici, per fortuna c'e' anche altro, ma poi alla fine sono questi servizi "sensazionalisti" che rimangono ben impressi nella mente degli spettatori.
DeleteElle, concordo in toto con te. Soprattutto confermo quello che dici sulle capacità di una città (Lisbona) che si reinventa e cerca di incentivare giovani e non a investire sulle proprie idee e potenzialità (gli esempi non mancano ma ora non mi va di scriverne). Al confronto le nostre due metropoli sono mummificate, ostaggi di classi dirigenti incapaci e colluse, ma anche il popolo non mi pare così pieno di idee...
ReplyDeleteEsatto, le nostre bellissime citta' sembrano delle mummie che custodiscono i segreti degli antichi fasti. Tanta arte, tanta bellezza, purtroppo tutto fermo e stagnante.
Deleteblogger s'è mangiato il mo commento di stamattina, mannaggia! :( Dicevo che è sempre più facile mostrare i problemi altrui invece di guardare i propri... Sinceramente sono molto preoccupata per la situazione del nostro paese, fossi in patria me ne guarderei bene da andare a trovare difetti altrove e mi rimboccherei le maniche per mitigare i nostri
ReplyDeleteSpicy, gia' sai che ho avuto problemi con lo spam! Anzi, grazie a te e a Mariantonietta che mi avete avvisata. Grrr.
DeletePare che da noi valga il detto "mal comune mezzo gaudio", ma forse ancor di piu' "l'erba del vicino e' meglio quand'e' marcia".
che il Portogallo sia un paese che guarda oltre la crisi, me lo dimostrano il tuo come altri blog, ma quello che mi turba è che in Italia la televisione abbia tanto potere sulla maniera di pensare delle persone per cui anche un servizio di 5 minuti, che lancia messaggi sbagliati perchè assolutizzano invece di relativizzare, già crea "opinioni" difficili da cancellare.
ReplyDeleteper non ripetermi 2 volte: ti è arrivato il mio commento ?
ReplyDeleteEccolo, era in moderazione :)
Deletehai colto la mia "preoccupazione": il fatto che alla fine quel che resta nella testa delle persone siano spesso quelle immagini e quelle parole.
anche il mio commento non c'è!
ReplyDeleteOra ho risolto, speriamo non si ripeta, altrimenti sara' un incubo frugare nella cartella dello spam (accipicchia, mi sono accorta solo oggi di quanta spam riceva!)
Deletemmm, non so se sono tanto d'accordo...
ReplyDeleteLa pensione minima di tua nonna è 300 euro?
a.
400 e qualcosa, ma visto che in Italia la vita e' leggermente piu' cara ci siamo.
Deleteparole sante e anche molto belle, piene di speranza e di una rara (a tratti sorprendente) energia
ReplyDeletea "mani che sanno di terra" mi sono commossa
brava!
Grazie donnaconfuso! Spero che quest'energia stia con me ancora per un po' :)
Deleteper la serie " e noi che pensavamo di stare male!"...ipocrisia (o non so cos'altro!) italica! di questo passo chissa' dove si arrivera'...mah!
ReplyDeletesí, dai, tutto sommato qui c'e' addirittura chi muore perché non puo' pagarsi l'ambulanza per l'ospedale...
DeleteMi associo anche io al nervosismo.
ReplyDeleteQui a Parigi mi hanno offerto per 4,90€ il pacchetto di canali tv italiani.
Io ho gentilmente declinato...
E hai fatto proprio bene!
Deletededuco che la domanda sulla pensione della nonna non ha passato il visto della moderazione?!
ReplyDeletea.
Scusami, era finita nello spam insieme a tanti altri commenti (vedi sopra), e me ne sono accorta solo ora!
DeleteLa moderazione l'ho introdotta solo per evitare spam sgradita, siccome cominciavano ad apparire qua e la' commenti pubblicitari, e il captcha e' noioso per chi commenta.
Non sono riuscita a vedere il video, ma ti credo e sottoscrivo la tua analisi. Tranne per un particolare. Chi abita a Lisbona spesso dimentica che Lisbona non è il Portogallo e il Portogallo non è Lisbona.
ReplyDeleteTu scrivi che "se vuoi lavorare qui un lavoro lo trovi" e sono sicura che a Lisbona sia anche vero, ma non è vero dove sono finita io, che il lavoro me lo sono dovuta portare dall'Italia.
Tu scrivi che il Portogallo "richiama un sacco di giovani da tutta Europa (ed oltre)" ed è vero che li chiama, con il miraggio di un posto fisso dopo 5 anni, tranne poi alla fine dei 5 anni mandarti via con un calcio nel didietro e dare la colpa alla troika.
Tu scrivi che "questa città ha la forza di reinventarsi continuamente" e io su Lisbona ti credo sulla parola. Ma hai detto bene, "questa città". Il panorama che vedo io, qui fuori, è molto più desolato.
Provero' a caricare un altro video, intanto Mariantonietta nel primo commento suggerisce di vederlo su Rai Replay, al minuto 9.20.
DeleteIndubbiamente quel che dici e' vero: la capitale ha piu' attrattive e possibilita', per quanto non offra prospettive di lavoro entusiasmanti nel lungo termine, ma c'e' da dire che il posto fisso ormai e' un miraggio anche in Italia.
I paesi e paesini "di provincia" con i loro problemi mi ricordano molto quelli del Sud Italia, di cui ho accennato nel post.
E credimi, anche in quei luoghi, dove son cresciuta, dove torno ogni tanto e sui quali mi tengo costantemente aggiornata, non c'e' da stare allegri.
Quando sono stata in Italia a Natale avevo visto che alla fine del TG2 dedicavano cinque minuti ai Paesi Europei in crisi. Avevano una bella lista li' sai... non solo le solite Portogallo, Irlanda e Grecia ma anche Spagna, Francia, Belgio etc etc!
ReplyDeleteOvviamente i toni erano apocalittici e il messaggio che cercavano di par passare era "Vedete, loro stanno peggio di noi!" oppure "Vedete, non e' che poi loro stiano cosi tanto meglio di noi!"
Ciao elle, ho trovato questo blog cercando informazioni su Lisbona, probabile meta per quest'estate, preoccupato proprio per un servizio come quello di Ballarò di cui parli. Il programma, andato in onda neanche un'ora fa, è presadiretta, credo si possa vedere qui:
ReplyDeletehttp://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-ab0d6e2e-cb43-4c8b-97dc-b551b5877064.html?homepage
A questo punto chiederei rassicurazioni a chi vive la realtà di Lisbona tutti i giorni perché a guardare il servizio mi sono venuti molti dubbi sulla possibilità di passare una settimana nella capitale lusitana. Sembra quasi che ci sia solo miseria e gente disperata pronta a rubarti i quattro soldi e la macchina fotografica che un turista porta in viaggio!
Ovviamente, io credo che sia un posto da vedere assolutamente, ma vorrei capire cosa mi aspetta una volta lì, se magari c'è qualche zona da evitare o se bastano le normali precauzioni da adottare in ogni città che si visita o se magari il viaggio è da rimandare a tempi migliori...
Scusa per le tante domande e grazie per le eventuali risposte! :)
Ciao Christian, sono ben contenta di risponderti.
ReplyDeleteHo saputo del programma che dici ma ancora non ho avuto tempo di guardarlo, e mi dispiace dei messaggi cupi che questi lanciano.
Io ti dico che, malgrado le notizie poco rassicuranti sull'economia, non si è arrivati alle scene apocalittiche che questi servizi possono far immaginare, come ho cercato di spiegare in questo post, e quindi ti rassicuro per quanto riguarda il tuo viaggio. Lisbona è meravigliosa, e vale la pena venirci ora, non c'è da rimandare. Io mi sento molto più sicura qua che in certe nostre città italiane. Possono capitare gli incidenti come capitano da noi (in realtà da noi la microcriminalità è molto più diffusa). A proposito, ti posso chiedere di che regione/città sei?
Le precauzioni pratiche sono le solite che si dovrebbero adottare in un qualsiasi posto del mondo, e cioè stare attenti ai luoghi affollati dove possono girare borseggiatori (ad esempio, occhio al portafogli se si prende il tram 28). Ma, ripeto, è tutta questione di buon senso.
Comunque se leggi un po' del mio blog magari riesci a farti un'idea di quel che ti aspetta.
E se hai domande in merito alla città chiedimi pure!
Ciao elle, innanzitutto grazie per la risposta tempestiva. Sono contento di leggere che, come pensavo, nel servizio calcavano un po' la mano (come dicevi già per quello di ballarò) e che come in tutti i viaggi è necessario usare il buonsenso. Io sono di Salerno, Campania (in)felix, e pensandoci a mente fredda mi rendo conto che si potrebbe dar un quadro egualmente apocalittico dell'Italia tra mancanza di posti letto negli ospedali, compro oro ad ogni angolo anche qui, anziani con una pensione inconsistente e fabbriche che chiudono ovunque.
ReplyDeleteLeggendo il blog ho già trovato tanti buoni motivi per visitare Lisbona, ma potendo ti chiederei in quale zona mi consigli di alloggiare (volentieri anche nomi di ostelli). Ho letto di non frequentare alfama e bairro alto la sera, ma nel bairro non si concentra tutta la vita notturna?! Viaggiando solo con la mia ragazza mi preoccupo sempre della sicurezza, anche perché non vorrei rovinarCi la vacanza, soprattutto in un posto come Lisbona che mi sembra molto poetico e a modo suo romantico (nel senso meno melenso ed inflazionato del termine!).
Per il resto, ogni altra onformazione sarebbe utile, ad es. i ristoranti tipici e non turistici, ma vedo che sul blog c'è molto, poi non voglio sfruttarti come ufficio turistico...non prima di aver prenotato almeno eheheh :D
O_o Christian ciao, ma dove l'hai letto che è sconsigliato il bairro altro di sera? sono proprio curiosa...
DeleteOla mariantonietta! Ho dato uno sgaurdo a diverse guide e in rete, quindi non ricordo bene dove, ma ricordo che di sera sconsigliano l'alfama e per il bairro alto è più sicuro rimanere sulle vie principali. Avrei trovato un bell'ostello nella stazione della metro Rossio, ma in genere di sera le stazioni non sono zone preferibili, qualcuno mi sa dire di più?
DeleteChristian, se mi mandi un tuo indirizzo mail ti scrivo in privato tutti i dettagli entro questo fine settimana. Non pubblicherò il commento col tuo indirizzo, così non sarà reso pubblico. D'accordo?
DeleteCiao!
Ciao, complimenti per il blog e per le belle descrizioni che fai delle tue esperienze e vissuti qua a Lisbona e non solo. Mi ritrovo in molte delle impressioni che riporti e ti ringrazio per scriverle così bene! Ahhh… vivo qua a Lx da tre anni.
ReplyDeleteVenendo al post, incuriosita, ho guardato il servizio incriminato (potete rivederlo qua: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-e733a582-e38f-45f8-baa0-7e8a7f613b23.html#p= ) e debbo dire che non l’ho trovato poi così scandaloso… o sensazionalistico, purtroppo invece molto realistico!:) Se consideri poi che qualsiasi telegiornale della RTP1 (la RAI portoghese) è molto più catastrofistico! Ricordo invece con insofferenza e irritazione il servizio di Presa Diretta che vidi e che trovai oltremodo esagerato appunto … io di mercati vuoti qua non ne ho visti !
Detto questo, è vero che il Portogallo è un paese che si trova sull’orlo dell’abisso ma pure che la qualità della vita è sicuramente ancora buona sebbene da tre anni a ‘sta parte i prezzi di tutto siano impennati, ed è decisamente migliore che in Italia (per chi ha un lavoro) è molto easy e alla mano…giovane, direi.
Inoltre trovo questa città sicurissima e ci si può girare con tutta calma e tranquillità (io stessa prendo la metro di notte e sola). Insomma non c’è confronto con l’Italia. Ed è un posto ideale per fare un bel viaggio, ma questo si capisce leggendo il blog! Chiedo scusa per essermi dilungata :)
Ciao e grazie, Monica
Ciao Monica, benvenuta! Grazie per il commento e per i complimenti.
DeleteIl servizio di Presa Diretta lo vidi, e mi irritò anche quello, ma non rifeci un post ad hoc, mi sembrava esagerato. Ciò che non mi piacque di questi servizi fu l'immagine oltremodo falsificata e parziale che ne veniva fuori, come se qui la gente stesse morendo per strada. E ne ho avuto la controprova ascoltando le voci di persone che mi sono venute a trovare quest'estate e che hanno commentato ad esempio: "Però, qua ci sono strade migliori che da noi!" e cose simili, come se si fossero aspettati di trovare davvero il terzo mondo. E qualche lettore di passaggio mi aveva anche contattato per chiedermi se fosse il caso di venire qua in vacanza o se meglio rimandare il viaggio a tempi più sicuri. Questo è inconcepibile. E' vero che una persona con un attimo di senso critico magari riesce a discernere e a "pesare" le notizie televisive, ma sta di fatto che il quadro dipinto era davvero a tinte fosche.
Concordo con le tue osservazioni, compreso il fatto che i prezzi siano saliti.
Ciao e spero di vederti ancora da queste parti!
Grazie per la tempestiva risposta e per l’attenzione che dimostri per chi ti legge… mi vedrai spesso qua, anche perché tra un mese me ne andrò dal Portogallo (ahimè) e quando avrò una botta di saudade, mi tufferò in queste pagine… para matar a saudade :(
DeleteVero, l’effetto di tali servizi è un po’ fuorviante… nessuno mai parla degli ottimi trasporti pubblici, dei treni puntualissimi, del fatto che non c’è violenza diffusa come da noi, la gente è rispettosa e paga il biglietto (!!!) o di cose come le efficaci politiche antidroga che il Portogallo a suo tempo adottò (scriverò prox in merito, spero)
Dunque a presto e un abbraccio,
Mo’
Infatti quando poi gli italiani vengono in vacanza qui rimangono meravigliati dalla cordialità delle persone e dall'efficienza dei servizi che hai nominato.
DeleteSpero di leggere presto da te sulle politiche antidroga, so che negli anni di Salazar è stata una piaga immane.
Sarò contenta di aiutarti a matar a saudade, dev'essere dura lasciare Lisbona!
A presto!