19/05/2012

Dimmi come parli portoghese/I: U Brazìu e la Toscana

Premessa. Il portoghese è una lingua parlata da circa 240 milioni di persone nel mondo in quattro continenti.
A causa dell'eterogeneità dei popoli che la parlano, e ancor di più per la grande importanza di redigere atti pubblici che siano scritti in maniera uniforme per tutti, la lingua ha subito nel corso del secolo scorso alcuni rimaneggiamenti formali chiamati accordi ortografici, sottoscritti dai paesi interessati.
L'ultimo è del 2009, con entrata in vigore obbligatoria a partire dal 2013. La tendenza, riassunta in breve, è quella di snellire l'ortografia, per adeguarsi principalmente al modo di scrivere brasiliano. Ecco che spariranno ad esempio le consonanti mute, alcuni segni come trattini di congiunzione, lettere maiuscole ridondanti, mentre compariranno lettere come la k, la w e la y...e così via.
Per ora dunque è tutta una confusione, e mi chiedo cosa ne verrà fuori; certo, lo sforzo richiesto per adeguarsi alle nuove direttive è notevole, e crea anche molte polemiche tra linguisti, editori, scrittori e addetti ai lavori.

Ma andiamo al lato più divertente.
Vivendo qua ho imparato a distinguere l'accento portoghese da quello brasiliano, e tutti questi suoni insieme per me son fonte d'ilarità: quando mi capita di interloquire con un brasiliano il buon umore è assicurato. Il colmo è stato quando ho saputo dell'esistenza di "Passione/Paixão", una soap opera carioca ambientata anche in Toscana, in cui i dialoghi sono farciti di parole italiane.
L'effetto finale è macchiettistico: sembra davvero una parodia!
Tuttavia è facile capire il perché di questo delirio linguistico: si stima che che a São Paulo circa la metà dei residenti (che sono 15 milioni) abbia discendenza italiana, facendola diventare la città col più alto numero di paisà fuori dall'Italia.
Ecco dunque un delirante pezzetto della soap girato nelle campagne toscane, coi suoi dialoghi ibridi, che, se  in alcuni casi hanno anche senso compiuto, in altri capita che siano un po' buttati là.
Il tutto risulta intelleggibile a milioni di assidui spettatori, anche ai numerosi portoghesi. Miracoli italo-brasiliani.
Infine, tra i personaggi italiani ce n'è uno che si chiama Agnello, e, ciliegina sulla torta, la sigla -che pietosamente vi risparmio- è affidata ai Neri per caso. Ah, quindi esistono ancora, se son riusciti a riciclarsi in qualche modo ai tropici...


"Forse domani noi staremo sul tuo babbo!"
Insomma, quando c'è di mezzo un Paese grande e varipinto come il Brasile, si può ben immaginare che il casino linguistico è assicurato. Specie perché oltreoceano si sente l'influenza degli States, per cui ormai sono entrati nell'uso comune verbi come deletar ("to delete"), coniugabile (orrore); ciò,  insieme  all'inclusione di lettere nuove nell'alfabeto di cui parlavo prima, fa presagire interessanti risvolti.

Comunque questo meltin' pot linguistico dai risvolti un po' trash offre molto di più.
Altre delizie per le orecchie alla prossima puntata.





33 comments:

  1. E poi dici che l'Esperanto e' stato un fallimento!

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  2. Questo post mi ha fatto venire in mente come la parola babbo ha influenzato la mia vita!Mio padre non era toscano ed io lo chiamavo papa',perchè babbo al sud vuol dire una cosa diversa da padre.Poi quando è nata Valentina suo padre toscano del senese è diventato babbo.Ma noi siamo andati a Torino dove,data la forte emigrazione del sud" babbo" era per la maggior parte un "fesso" e non un padre!Corsi e ricorsi linguistici nella vita delle persone...Comunque se non ci fossi tu....questa toscana portoghese non sarebbe immaginabile!Ciao!

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    1. Eh sì, al sud nessuno si sognerebbe di chiamare babbo il proprio padre, eccetto i figli degeneri :D
      La toscana portoghese con Agnello e Totò sa molto di napoletano, comunque viva i brasiliani e la loro fervida immaginazione!

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  3. elle, che chicca! :)))
    aspetto impaziente la prossima puntata
    oltre deleitar ce ne sono altri, vero? tipo l'equivalente di fare merenda che suona tipo lunch, o sbaglio?

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  4. Pare che anche la novela "Terra nossa", ambientata tra italo-brasiliani, abbia fatto sfracelli. Alcuni miei amici lusofoni credevano che "pazzo" si dicesse "malucco" perché nella novela, per esprimere incredulità, si dicono: "Como? Voce està malucco"...

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    1. Malucco! Sarà che si confondono con mammalucco?! :D

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  5. Ma non ho capito, la signora con la lettera dovrebbe parlare italiano? Non si capisce una parola! Comunque questo programma è fantastico, voglio vederne ancora. Interessante soprattutto l'ambientazione realistica e molto originale... ;-)

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    1. Mentre sventola la lettera dice "ha portato via anche il bambino, foi embora com Dino!" (se n'è andata con Dino, il bambino appunto).
      Guarda, ho impiegato un secolo a decidere che pezzetto mostrare, perché ce ne sono di spassosissimi. Su youtube ne trovi a centinaia, se vuoi ti consiglio ad esempio questa bischerata e Mimì il postino della città Lorenza di "Cianti".

      Molte scene sono girate davvero nel Cianti comunque :)

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  6. Io quando sento parlare i brasiliani penso subito ai genovesi :D
    E' una lingua che mi mette allegria! Il portoghese mi par molto meno accentuato e mi piace meno.
    Comunque non si finisce mai di imparare! :D

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    1. Sì, mette allegria, perché, specie in certe zone, come ad esempio a Rio, è proprio "cantato".
      Comunque mi pare che la pronuncia genovese sia molto più vicina a quella portoghese che alla brasiliana.

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    2. Davvero? Allora ho preso una cantonata micidiale :D
      Riascolterò attentamente :D

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    3. Uhm, anche Spicy qui sotto dice quello che dici tu.
      A me sembrava simile al portoghese di Portogallo perché è abbastanza chiuso come suono, ma a 'sto punto lascio in sospeso: andrò a caccia di genovesi! :)

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  7. Anche io ho confuso (più di una volta) il portoghese brasiliano con un dialetto ligure stretto, capivo molto ma poi perdevo parole. Alla fine, quando vedevo le persone che stavano parlando, capivo che era un'altra lingua. La telenovela mi sa che merita, l'avevo vista inin qualche pubblicità su rete 4 anni fa. Dai però, metticela la sigla dei neri per caso, facci ridere ancora un po' :)
    Non oso pensare al casino immane che verrò fuori da queste nuove regole ortografiche :/

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    1. E' passata anche in Italia?
      La sigla è in italiano vero però, quindi non fa molto ridere (è Quando di Pino Daniele, interpretata dai NPC).
      In compenso, a furia di cercare video della telenovela, ho capito tutta la trama. Mi son fatta una cultura!

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    2. Guarda, ci potrei quasi giurare che la pubblicità era proprio di questa... però aspetta, non giuriamo che ormai l'età mi gioca brutti scherzi di memoria. Ora mi informo poi ti riporto quello che scopro

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  8. bello, more telenovelas perfavore! Io un giorno a Berlino avevo scoperto una vecchia telenovelas resa celebre da mai dire TV, la Telenovela Piemontese. Le soap danno sempre soddisfazioni!

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    1. Devo decidermi a dare definitvamente la svolta trash a questo blog! :D

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    2. Ma io devo cominciare a seguirla 'sta soap opera!La trovo in rete? :D

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    3. Io ne ho visto solo dei pezzi su youtube, comunque ecco qua il sito, se ti va di spulciare!
      Magari c'è anche in streaming, ma non so. Si chiama "Passione" ed è trasmessa da Rede Globo.

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    4. Grazie. Adesso posso fare la desperate american housewife a tutti gli effetti! :)

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  9. no, no, aspetta! i neri per caso esistono ancora?!? :)

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  10. Non solo i neri per caso esistono, ma nel loro curriculum è presente (e sottolineata) questa collaborazione con la telenovela brasiliana! O_o

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    1. Ciao Robin, aspita, non la nascondono allora!? :D
      Comunque welcome aboard! Sono gia' passata a sbirciare da te.

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  11. Ma dai, e io che pensavo che il grosso degli Italiani in sudamerica fosse in Argentina. Non si finisce mai d'imparare! Comunque e' vero: l'accento brasiliano e' riconoscibilissimo, anche per chi come me non conosce il portoghese!

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    1. Ciao Cherry, grazie perché mi hai fatto confrontare i numeri! Dunque: il Brasile in numero assoluto ha più oriundi italiani, mentre l'Argentina ne ha di meno, ma, essendo meno popolata, circa la metà dei suoi abitanti sono di origine italiana.
      Eh sì, i brasiliani cantano proprio! :)

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  12. Passione iniziò a maggio 2010, proprio quando ci siamo trasferiti in Brasile.
    All'epoca il nostro portoghese era molto, molto scarso quindi puoi immaginare le difficoltà nel capire i dialoghi dove entrambe le lingue venivano mescolate senza logica.

    Le soap in Brasile sono a scopo educativo. Durano al massimo 9 mesi e ognuna affronta un tema. Adesso la globo ne passa una che parla di abbandono e adozione!! Non so quanto siano effettivamente utili e in ogni caso non le seguo.
    Ma i brasiliani sono un popolo unico... questo è certo, nel bene e nel male!! :)

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    1. E Paixão che tema tratta? Dei pendolari Toscana-Brasile? :)
      Sì, avevo capito che sei toscana...di dove? Io ci ho vissuto tre anni (Siena e provincia) e l'ho girata in lungo e in largo. Bei tempi...

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    2. Dorebbe insegnare proprio la nostra lingua... ti lascio immaginare il risultato!! :)
      Sono di Prato, quella che ormai è diventata la città dei cinesi.

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