C'ero già stata a Luglio, in un'altra vita. Mi sembra passato un secolo da allora, quella volta eravamo in due e ancora nessuno a parte noi tre lo sapeva. Non avrei mai immaginato di tornarci così presto, anzi, non era proprio nei miei piani. Poi le cose sono andate diversamente, ed eccomi di nuovo su queste vette, stavolta in piena stagione sciistica.
Due ore per arrivare da Granada: pulmino fino ad un certo punto, poi teleferica e poi ancora gatto delle nevi.
Quattro giorni di clausura forzata a causa della bufera che non permetteva di mettere neanche il naso fuori, poi finalmente oggi esce il sole, anche se stanotte s'è tutto ghiacciato.
E allora ne approfitto per fare due passi e respirare un po' di aria buona.
Due passi con la neve alta non sono impresa da poco, quindi avanzo con grazia leggera nel manto bianco con gli scarponi rubati a mrT -non sono attrezzata con racchette- e cerco di scattare qualche foto tra un affondo e l'altro.
E' tutto così talmente bianco che neanche gli occhiali da sole da mezzo chilo che mi son portata appresso riescono a far granché, mi devo coprire la fronte con le mani.
Scatto un po' a caso cercando di intuire luce e colori perché dove l'occhio non arriva bisogna usare la fantasia.
Osservo gli sciatori disegnare linee morbide di panna, penso che se sapessi sciare anch'io quassù sarebbe il Paradiso. Ma mi accontento della vista ...e della fantasia.
Granada laggiù |
Mentre cammino sento rumori sinistri, scorgo pezzi di ghiaccio che si staccano dalla cima del bestione.
Eh sì, perché quassù sono venuta ancora una volta solo per lui.
Penso che con questo vento sia meglio rientrare, mi si stanno ghiacciando i pensieri e poi con tutto questo movimento di antenne temo che altro ghiaccio possa staccarsi e finire ben più vicino a me dell'ultima volta.
Poi è ora di catturare qualche segnale, ma non sono gli extraterrestri.
Vado nella stanza dei bottoni da dove si lanciano i comandi al bestione che risponde (quasi sempre).
Sei ore le passerò qua, con gli occhi prima a palla, poi sempre più in fase calante.
Solo una piccola pausa di qualche minuto per catturare il tramonto.
Una vita fa era estate.
Cara Elle,bellissime immagine di luce, neve ,nubi e tramonto. La montagna mi ha sempre fatto bene ai polmoni... ed all'anima.Un abbraccio,Rita.
ReplyDeleteCara Rita, io non sono una grande amante della montagna ma mi devo arrendere davanti a tutta questa prorompente bellezza.
DeleteI polmoni forse risentono un po' dei 3000 m...:)
Poi l'estate torna. Però adesso... accipicchia, che inverno! Che posto mozzafiato, così vicino al cielo!
ReplyDeleteSì, con le nubi ai miei piedi!
DeleteL'estate torna sempre.
ReplyDeleteDeve solo sciogliersi la neve.
Il ciclo delle stagioni... lo attendiamo!
DeleteChe foto! Un mondo di neve sospeso tra le nuvole... E leggendoti mi sembra di sentire anche i rumori!
ReplyDeleteTutto ovattato, con qualche grido degli sciatori che si perde lontano nella valle.
Deletetutta quella neve mi ricorda casa, qui in scozia. ho un post in arretrato della nostra gita in montagna con i piedi nel bianco, anche se e' pasqua. fa cosi' il tempo, ti si ripropone, in evoluzione, anche se con tutta questa neve sembra di essere imprigionati per sempre in un cotton fioc gigante (lo vediamo quasi spuntare).
ReplyDeleteI miei piedi sono affondati parecchio nel bianco, meno male che gli scarponi erano collaudati.
Deleteuna vita fa era estate.
ReplyDeleteun abbraccio
valescrive
Grazie, Vale.
DeleteCiao Elle,
ReplyDeletesempre bello seguirti...
Ahhh quaggiù in Boemia, nevica di nuovo :(
arriverà la primavera e pure l'estate, prima o poi...
Tenete duro. La neve è bella solo da guardare, e solo in alta montagna!
Delete(sarà di nuovo estate)
ReplyDeletenel frattempo
nell'igloo di Fafù c'è posto.
un abbraccio forte
Adelia
Grazie Adelina e Fafù.
Deletece l'hai negli occhi l'estate..
ReplyDeleteOh! Mi commuovi...
DeleteGrazie PetaloBlu.
:**
Deletelo sai cosa c'è di bello delle stagioni? che tornano! Tornerà presto una nuova estate... bellissime foto!
ReplyDeletehai preso bene tutti i dati?
bacino
Bramiamo l'estate, vero, amica?
DeleteI dati sono andati persi per metà a causa del maltempo....o dovrei dire grazie alla tregua dalla bufera siamo riusciti a prendere comunque metà dei dati?
Sarà di nuovo estate......io mi accontenterei di una primavera :) se si ricordasse di noi! Ti abbraccio Elle
ReplyDeleteRicambio, Antonella!
DeleteChe foto splendide!
ReplyDeleteVeramente senza parole.
Chotto
(P.S. Scusa se continuo ad usare l'account di Maiko ma il tuo blog sembra non accettare altro!)
Merito della Natura, che a volte sa essere prodiga di bellezza.
DeleteAh, com'è sta storia? Ho notato infatti che anche altri amici di wordpress non riescono a loggarsi da quella piattaforma. Grazie per avermelo segnalato, vedrò cosa potrò fare.
Nel frattempo Mai è benvenuta :)
Quanta neve!!! La primavera sembra lontana...ma anche qui ancora non si fa sentire!
ReplyDeleteTantissima, quest'anno!
DeleteNiente primavera ancora...verrà tutta di colpo allora, e sarà bellissimo!
Che tramonto Elle! Ma il bestione è impressionante!
ReplyDeleteNon so per quale motivo, ma, la parola "gatto delle nevi" m'ha suscitato un'ilarità inspiegabile, e dire che sono stranamente sobria da due giorni...
Sì, impressionante, specie se lancia pezzi di ghiaccio a tradimento agli sprovveduti in basso in cerca di qualche scatto...
DeleteOh, il gatto delle nevi fa ridere anche me. M'immagino un gattone enorme col mantello ed il pelo arruffato in mezzo alla tempesta.
Siamo in due ad essere ilari da sobrie...
Hahahah bene, allora mal comune mezzo gaudio:)
DeleteOcchio allora quando passi sotto il bestione!!!
Ma al prossimo giro di post mi metti qualche cibaria della Sierra Nevada? Sai che io sono sempre qui che aspetto l'angolo culinario di oceans2
Non ho mai desiderato così tanto stare in montagna al freddo come in questi primi 4 caldi mesi in Thailandia!
ReplyDeleteSe passi da me c'è un piccolo riconoscimento per te
Buona giornata
http://www.mammainoriente.com
Eheh, immagino. Anch'io odio il caldo torrido!
DeleteCiao Federica, grazie mille, passo subito, non sapevo neanche di avere una lettrice in Oriente! ;)
Che senso di pace *.*
ReplyDeleteBellissime.
E' una bellezza imponente, quasi troppa per gli occhi. A ricordare che la vita può essere magnificenza e dolore. Il candore di quel cielo pare una pausa al dolore. Sciolto il ghiaccio torna l'estate.
ReplyDeleteTi abbraccio.
Raffaella