Aljezur è un paesino dell'Algarve, la regione più meridionale del Portogallo, quella dove ogni estate si riversano frotte di lisboeti (e non solo, anche di spagnoli, tedeschi ed inglesi) per le vacanze estive. Essendo vicina all'Alentejo, quest'estate ci sono andata anch'io a farci una capatina, mentre mi trovavo qui e qui, se ricordate. E ho scoperto che lì da secoli si coltiva una patata dolce I.G.P., secondo la leggenda addirittura da prima che fosse scoperta l'America, da dove invece la storia vuole si sia importato il tubero nel resto d'Europa, in tutte le sue declinazioni, dolci e non.
Comunque sia, la patata dolce di Aljezur, dalla polpa giallo-arancio, è la regina della cucina da quelle parti. Già prima di andarci avevo notato che a Lisbona si trova ovunque, sia nei mercati che nei negozi, che nei menu di molti ristoranti, ma avevo collegato questo fatto principalmente ai contatti commerciali col Brasile, che rendono molto comune qui la reperibilità di alcuni alimenti, come ad esempio la tapioca, il latte di cocco, l'olio di palma e via dicendo.
Invece la patata dolce si coltiva anche in casa. Addirittura a Novembre c'è il festival a lei dedicato, chissà che Oceansthree non riesca a farci un saltino...
Insomma, bando alle ciance, da quella volta ad Alejzur, m'era frullata in testa l'idea di cominciare ad usarla in cucina, abbinandola, come ho visto fare in alcuni locali di Lisbona -cosa che peraltro avevo apprezzato non poco- a pesce o carne.
E così è stata la volta del tonno. Appena ne ho trovato di fresco al mercato, mi sono fiondata ai fornelli e in venti minuti ho tirato fuori questo. Il filetto di tonno scottato con salsa di aceto balsamico e succo d'arancia guarnito da granella di pistacchio, con contorno di patate dolci. Il nome è lungo ma la preparazione è rapida e semplice.
Non ci sarà il pistacchio di Bronte, ahimè, ma ho la batata doce de Aljezur. Tiè!
Ingredienti: 400 gr di filetto di tonno non tagliato molto grosso, succo di mezza arancia, 3 cucchiai di aceto balsamico, un cucchiaino di fecola di patate, una manciata di pistacchi ridotti in granella, 2 patate dolci, e se non sono di Aljezur vi perdonerò. Qualche fogliolina di menta per guarnire, un pizzico di sale, qualche goccia di olio di oliva extravergine, un soffio di pepe (meglio se rosa).
Procedimento: lavate le patate, tagliatele a rondelle e cuocetele in acqua poco salata. Saranno cotte in venti minuti circa, dopodichè togliete la buccia, operazione a questo punto facilissima, quindi mettetele da parte. Nel frattempo mischiate l'aceto, il succo d'arancia e la fecola e addensate in padella a fuoco basso per 1 minuto. Filtrate se necessario (se ci sono grumi). Scaldate l'olio in padella antiaderente e fate cuocere il filetto da una parte e dall'altra, salando e pepando. Non dovrà cuocere moltissimo perché sennò diventa stopposo. Se avrete avuto l'accortezza di farvelo tagliare non troppo grosso in 3 minuti per parte il tonno sarà cotto e al contempo sarà rimasto anche tenero. Altrimenti, ehm...buona masticazione! Oppure lo manterrete crudino all'interno, come si usa fare. Io però non potevo mangiare tonno crudo e allora ho dovuto bypassare con l'espediente che vi ho detto.
Quando sarà pronto, impiattatelo, aggiungete le rondelle di patate, condite il tutto con abbondante salsina all'aceto e arancia, e guarnite con granella di pistacchio e foglioline di menta.
Si potrebbero anche mantenere le patate un po' più dure e ripassarle in padella nell'olio del tonno. Io ho optato per la versione leggermente più light, stavolta.
Secondo me l'arancia ci sta benissimo. La batata doce pure, e ora che mi ha definitivamente conquistata... a me!
COMPLIMENTI!
ReplyDeleteAssolutamente da provare...
poi ti faccio sapere! :)
Grazie! Attendo commenti allora!
DeleteMi piacerebbe un sacco andare al Festival della batata doce. Adoro queste manifestazioni ricche di folclore e varia umanità. Se ci andassi, naturalmente aspettiamo un bel reportage!!!
ReplyDeleteAnche a me piacerebbe un sacco, vediamo come si mette! Chiaro che reporterei in caso, mi ci vedi ad una sagra senza fare una foto? :)
DeleteChe chef! Guarda, anche la presentazione! Però qui le patate dolci non ci sono, e il tonno lo trovo solo surgelato alla coop :-(
ReplyDeleteVabbè, almeno una cosa positiva all'idea di tornare dagli americani!
Ci si diverte come si può. Purtroppo il 99% dei miei tentativi culinari si svolge di sera, con le condizioni luminose peggiori nella cucina :/
DeleteWow, ti ho fatto aggiungere una cosa alla lista dei pro USA? :)
Impresa quasi impossibile! ;-)
Deleteho fatto vedere la foto al capitano, che già il tonno lo ama di suo, ed è rimasto a bocca aperta. e anche, non ti nascondo, con molte aspettative ;)
ReplyDeleteecco, mi dispiace ma il tonno è più che andato ormai! per le aspettative...già lo so che va a finire che non vi piace, e dovrete tornare! :D
DeleteIl piatto sembra splendido!
ReplyDeleteLe patate dolci io le ho scoperte molto tardi, pero' adesso le annovero tra i miei contorni preferiti.
A Milano si trovavano relativamente facilmente.
Mai mi ha fatto notare che ce ne sono di tantissimi tipi (e colori).
P.S. In Giappone vendono apposite lampade per blogger culinari.... Purtroppo hai ragione le foto del cibo alla sera sono difficilissime.
Lampade apposite?! Non me lo dovevi dire!! :D
DeletePer quanto riguarda i contorni, ti posso dire che un purè di patate dolci fatto con le stesse, un po' di latte, poco burro, sale, pepe e guarnito con fettine di formaggio filante (tipo caciocavallo o fontina) è una goduria!
Allego link...
DeleteSu amazon le vendono sui 90$.
Una bella follia del mondo moderno, ma perche' no.
http://steamykitchen.com/266-lowel-ego-lights-for-food-photography.html
Fighe, come sono sottili! Grazie per il link!
DeleteQuando deciderò di diventare credibile quasi quasi... :)
gnam gnam. gnsm. però io sposterei via dal tonno le scagliette di pistacchio, che mi piace solo sotto forma di gelato. Anche noi ce le abbiamo le patate dolci (gnegnegne), ma forse sono diverse?
ReplyDeleteIl gelato al pistacchio!! Goduria! Tra l'altro è il mio metro per misurare la bontà di una gelateria: se fa bene il pistacchio, fa sicuramente buono tutto il resto.
DeletePer la patata di Glasgovia non saprei, magari sono le americane.
Comunque so solo che queste sono IGP, quindi in teoria proprio tipiche, ma poi sotto sotto va a finire che si scopre che il sapore è lo stesso :)
Davvero, il pistacchio? Secondo me è il cioccolato. Quasi nessuno riesce a farlo buono. Il mio preferito era quello della gelateria Da Ugo a Bologna.
DeleteSì, perché se nel pistacchio ci metti materiale scadente, o ne metti poco per risparmiare, o peggio ancora usi cose chimiche, il gelato viene fuori una ciofeca. Un po' come per il cioccolato, insomma, però con quest'ultimo si può barare più facilmente giocando con la percentuale di cacao (eventualmente riducendola, e ottenendo ancora un gelato decente).
DeleteQuello di Ugo non l'ho mai mangiato! Ma sono quasi sicura che se era buono il cioccolato, allora era buono anche il pistacchio! :)
Finora il mio gelato preferito è quello di Cesare a Pavia.
In colpevolissimo ritardo...ma sono qui! :)
ReplyDeleteChe buffe quelle patate, sembrano tuorli d'uovo a prima vista :D
E comunque sappilo, mi stai facendo venire sempre più voglia di venire a Lisbona :D
Ciao Nega!
DeleteLa patata è un altro buon motivo! :)
Sono sicura che il tonno era delizioso, la ricetta mi piace tantissimo quindi la proveró, anche perché "rapido e semplice" sono due caratteristiche che AMO in una ricetta (ih, ih!). Comunque a me le patate dolci piacciono assai, prima di venire qua peró non le avevo mai assaggiate. Aljezur é un bel paesino, spiagge favolose! E lí ho mangiato la piú buona caldeirada che abbia mai assaggiato, peccato non ricordi il nome del ristorante.
ReplyDeleteIo le avevo mangiate già, ma qua mi sono proprio appassionata!
DeleteLa spiaggia di Odeceixe è una tra le più belle dell'ultima vacanzina estiva in Costa Vicentina ( la foto con madre e bimba la scattai lì). Più sotto inizia "troppo Algarve" e le spiagge cominciano a piacermi meno, perché -come sai- sono molto più sfruttate (anche malamente).
Se provi il tonno fammi sapere, e tu che puoi...magari fattelo tagliare piú grosso e lo lasci meno cotto al centro!
Elle, lasciatelo dire: tu sei un'artista dei fornelli! :-P
ReplyDeleteGrazie per l'apprezzamento, in realtà mi diverto, a fasi alterne! :)
DeleteChe fame mi hai fatto venire...
ReplyDeleteEheh...quando stavi in zona lacustre non l'hai acchiappata qualche trota buona? :D
DeleteChe sarà la volta che mi converti alla patata dolce in cucina? Le premesse sono buone :)
ReplyDeleteNon ti garba? Secondo me il sapore dolce può effettivamente stufare, deve essere ben abbinato con uno deciso, o stemperato con salse/spezie che lo possano tenere a bada.
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