Una sera di Giugno del 2005.
Mentre la mia tesi attende di essere completata in un computer di una scrivania bolognese (mi sarei laureata a Dicembre) mi trovo agli estremi occidentali d'Europa in un posto dove un pianista suona musiche di Monk appositamente per due ospiti speciali. Quei due siamo io e mrT, e ci siamo imbattuti nel locale vagando senza una meta per i vicoli di Alfama.
Già da quell' ormai lontano ma indimenticabile viaggio capii che Lisbona è meticcia, sa di Africa e d'America, è improvvisazione, sincope, guizzo improvviso, è una nota trascinata, sapore di stanze buie riscaldate dai respiri umidi là dentro, bagliore accecante di cristalli di luce là fuori, preghiera antica delle donne che aspettano i marinai salpati per terre lontane, è la festa del ritorno a casa.
In una parola, è jazz.
Ho già scritto il mio personale perché. Riferendomi invece strettamente alla scena musicale, posso dire molto altro.
Ad esempio, da un'anima blue e dalla passione di alcuni giovani lisboeti è nata l'etichetta indipendente Clean Feed che è ormai diventata riferimento per molto jazz contemporaneo in tutto il mondo. Lo storico posto da dove tutto iniziò nel 2001 per me è luogo di venerazione ammirata perché i proprietari sono stati capaci in pochi anni di creare un piccolo miracolo. E senza montarsi la testa: adesso hanno trasformato lo store in un posto dov'è possibile ancora bere birra ad un euro e ascoltare concerti dal vivo senza sborsare un soldo.
Innumerevoli poi sono le iniziative musicali jazz presenti in città durante l'anno.
L'autunno e l' inverno vedono fiorire i festival nei teatri e negli auditori, nonché all' Hot Clube, un autentico jazz club -tra i più antichi d'Europa- dove si sta pigiati nottetempo soltanto per ascoltare musica.
E bere birra ad un euro.
La primavera e l'estate sono ovviamente le regine degli spazi all'aria aperta: grandi e piccoli nomi si susseguono sui palchi cittadini, ed è sempre una festa parteciparvi.
Perché la città risuona della musica di cui è fatta.
L'estate è il momento di OutJazz: da Maggio a Settembre ogni domenica pomeriggio un parco pubblico (che cambia ogni mese) offre un'ora di musica completamente gratuita in un'atmosfera rilassata e allegra.
Questo mese è il turno anche di Jazz em Agosto e stasera vado a sentire l'eclettico John Zorn che suona con gli Electric Masada, di cui fa parte uno dei miei chitarristi preferiti, Marc Ribot, autore di quegli inconfondibili riff che si sentono ad esempio in molti pezzi dello zio Tom (Waits) e Vinicio Capossela.
Arriva un bel concerto dopo l'incredibile giornata di ieri, trascorsa su una spiaggia nascosta trovata per caso dopo aver lasciato l'auto tra gli alberi, il nostro Big Sur atlantico.
Tutto questo è musica.
Aggiornamento post concerto.
John Zorn and Electric Masada sono una delle cose più interessanti e divertenti che abbia sentito negli ultimi anni. Definirli con un genere sarebbe arduo e riduttivo: sonorità yiddish ed orientali, ma anche elettroniche e rock, la compagine trasmette un'energia incredibile già dalle primissime note.
Una formazione a tre percussioni, Zorn al sax e in veste di singolare direttore; Marc Ribot in gran forma, musicisti eclettici e divertiti. Impossibile non tenere alta l'attenzione dall'inizio alla fine, impossibile stare fermi.
Se suonano dalle vostre parti vi consiglio caldamente di andarli a vedere!
Se suonano dalle vostre parti vi consiglio caldamente di andarli a vedere!
a te aspettavo..
ReplyDeleterisuona anche qui
ti prego scrivi una guida musicale del mondo
Risuoniamo per Km...
DeleteOttima idea la guida, la scrivo nella lista delle cose da fare nel mio futuro da disoccupata!
Le tue parole mi hanno fatto respirare l'aria di Lisbona e risentire i suoi suoni, attraversando le sue vie...
ReplyDeleteLe tue foto, incredibilmente, mi hanno restituito immagini che potrebbero essere tranquillamente d'America, anzi... direi più precisamente californiane! Incredibile, davvero
Una città polifonica!
DeleteLa costa è selvaggia e maestosa, e ieri in particolare c'è parsa molto simile al Big Sur.
Esistono spiagge davvero meravigliose e tutte da scoprire senza mappe, soltanto con un po' di fortuna e spirito d'avventura.
Ti voglio mandare una foto che ho scattato fuori da San Francisco qualche mese fa: è impressionante la somiglianza con questa spiaggia che hai mostrato tu! La luce, la vegetazione, le scogliere... tutto appare affine! Evidentemente c'è un certo legame tra questi paesaggi che si affacciano sull'oceano...
DeleteHo provato all'indirizzo elleoceans@gmail.com ma mi dice che è Impossibile riconoscere l'indirizzo... è ancora in uso?
DeleteÈ elleoceans2 at gmail.com :)
DeleteSai essere convincente, mia cara. Sto progettando un rendez-vous con un'amica a dicembre, pensavamo di trovarci in un posto al sud dell'Europa...
ReplyDeleteMmmm, che musica! Mi viene in mente anche Paolo Conte.
Non so se sono convincente, ma il fatto importante è che qua c'è molto di più oltre al fado. E solo chi ci vive per un po' lo sa, perché per il resto passa un'immagine molto più statica della scena musicale lisboeta. Ed è un vero peccato!
DeletePaolo Conte ti viene in mente a proposito di cosa? Vabbè, lui ci sta sempre bene in queste occasioni :)
Il secondo paragrafo del post mi ha fatto entrare dritta dritta in una sua canzone. Mancava solo l'afrore di coloniali che usciva da una di quelle drogherie di una volta.
DeleteWooow *çççç*
ReplyDelete:)
DeleteLa mia ignoranza riguardo questo tipo di musica, non mi permette di scrivere un commento valido. Baricco, ad esempio, se l'è cavata dicendo:
ReplyDelete"Cos'era? Non lo so. Quando non sai cos'è, allora è Jazz."
E questa tua musica è arrivata fino qui, attraverso l'oceano che ci divide.
Ho i brividi e qui non fa per niente freddo.
Beh, in realtà quella musica si riconosce benissimo, ma è una cosa viscerale, o ce l'hai dentro o non ce l'hai.
DeleteNon sai cos'è ma la senti.
Ad ogni modo, quando arriva... forme e nomi non sono così importanti.
io ti proporrei (a mio beneficio quiindi per niente disinteressata) di creare una ELLE compilation, cosi' chi come me ama questa musica ma non ne sa quasi niente, puo' andare sul sicuro...
ReplyDeleteSarebbe con ghost tracks incluse giusto per metterci un po' di brio :)
Deleteil titolo gia' ce l' hai nella tag di questo post : esco faccio cose vedo gente :-D
ReplyDeleteQuei fiori, quelli della prima foto, crescono anche qui sulla costa. La prima volta che li ho visti erano secchi come quelli che tu hai fotografato. Poi lo scorso autunno in una nursery ho trovato la pianta di cui purtroppo ho dimenticato il nome. L'ho comprata e all'inizio dell'estate e' stata una tale gioia vedere i suoi fiori spuntare dritti verso il cielo. Adesso sono di nuovo secchi e la mia vicina (esperta gardener) dice che dovrei tagliarli ma io proprio non mi decido a farlo. Pero' forse oggi li taglio e li sistemo in un bicchiere nel mio studio...
ReplyDeleteCercasi nome della pianta disperatamente!
DeleteI fiori sono meravigliosi, ora stanno in un bicchiere di orangina in camera mia, erano troppo belli, non potevo lasciarli tutti all'oceano.
avevo letto il post e ora che torno a commentare la cosa chei ricordavo è: birra a un euro!tutto il resto era un bel contorno ma la birra a un euro mi era rimasta nel cuore.
ReplyDeleteE brava Riru, lo so che posso contare su di te.
DeleteAspettavo che qualche attento beone notasse questo dettaglio che per me è fondamentale.
Capisci? Dici "offro io!" a tutta la ciurma.
Cara Elle, ammiro le belle immagini del post..,provo a capire realtà che non conosco come Lisbona oppure la musica di cui parli. Forse è lo stesso effetto che può fare ad altri leggere dei miei esperimenti su un fondo acrilico assorbente...eh,quando si entra nel dettaglio la comunicazione può essere anche ardua. Così avevo letto il post ma poi non avevo lasciato commenti. Dopo aver letto le tue belle parole sul mio blog,sono passata a salutarti. Non è imposrtante che le nostre passioni siano le stesse,però è bello avere la stessa sensibilità per tante cose. Un abbraccio affettuoso,Rira.
ReplyDeleteÈ proprio così! Nei tuoi post io non mi soffermo sui dettagli tecnici di cui purtroppo capisco poco. Sono altre le cose che dici che mi parlano, e come!
ReplyDeleteUn giro da queste parti con tutta la carovana italo-polacca sarebbe una cosa grandiosa :)
Elle, mi fai sempre più invida: oltre a scrivere benissimo e fare sempre foto bellissime, trovi anche spiagge da sogno e vai in concerti da favola. Intollerabile!
ReplyDelete:-D
Faccio la figa, eh? :D
DeleteMa è Lx che offre, mica è colpa mia!