29/07/2011

Una sera alla corte di Re Manuel

5as à noite nos museus al Palacio da Ajuda, ultima residenza dei reali portoghesi. Presenti l' Accademia di danza antica e l' orchestra metropolitana di Lisbona.

Dopo il concerto aperte le danze per tutti. Osservando le signore volteggiare nelle loro andriennes mi sono sentita per qualche ora alla corte di re Manuel.

26/07/2011

Una domenica.."ideal"

Un (altro) brindisi a chi c'era.

Grazie a L. per le sue foto alla Taberna.

25/07/2011

Tiella di riso, patate e cozze

Stavolta è la Puglia ad ispirarmi in cucina con questa tiella che arriva ristoratrice dopo una lunga giornata in spiaggia.

Per 2 persone servono:

1 Kg di cozze, 2 patate non molto grandi, 2 pomodori maturi, 1 spicchio di aglio, prezzemolo, 150 gr di riso che non scuoce, formaggio stagionato grattugiato (deve essere un po’ piccante, io uso il cascavaddu siculo), olio, sale e pepe.

Procedimento:

Mettete il riso in una ciotola con acqua fredda che cambierete 2-3 volte ogni 5 minuti circa; ciò serve a fargli perdere amido che lo renderebbe colloso durante la cottura in forno. Lavate e pulite le cozze, poi fatele aprire in una pentola con olio, aglio, un po’ di pomodorini tagliati, prezzemolo e pepe. Ci metteranno pochi minuti. Una volta aperte, tenete solo la valva con il frutto e buttate l’altra metà (io le ho messe quasi tutte senza valva). Se riusciste ad aprire le cozze con un coltellino sarebbe ancora meglio. Tenete da parte il sughetto che hanno prodotto le cozze, possibilmente filtrato.  Prendete una teglia e cominciate a fare degli strati con le patate tagliate a rondelle molto sottili, il formaggio, il prezzemolo, il pomodoro, le cozze, il riso; poi di nuovo le patate con formaggio, prezzemolo e pomodoro. Irrorate con il sughetto delle cozze, un po’ di acqua a coprire le patate e un filo di olio. Per far prima io ho fatto cuocere il tutto coperto con un foglio di alluminio per circa 10 minuti sul fornello e poi ho trasferito nel forno caldo a 180 gradi per far gratinare e comunque fino a cottura ultimata. Durante la cottura controllate che il riso rimanga umido, aggiungendo un po’ di acqua se è il caso.

17/07/2011

Filetto di salmone con salsa al limone, caprino e asparagi con tortino di feta, zucchine e basilico

Oggi avevo voglia di preparare qualcosa di fresco e profumato d'estate. Avevo del salmone, ho aperto il frigo e da quello che ho trovato ho tratto questa ricetta.

I filetti li ho cucinati semplicemente in padella con olio evo e aglio "vestito", erbe aromatiche (timo, maggiorana e un'idea di menta), vino bianco e il succo di un limone e facendo restringere la salsina fino alla cottura del pesce (10-15 minuti circa a fuoco medio-basso, ma dipende dallo spessore del filetto). Poi ho spolverizzato su ognuno un pochino di pepe, sale e vi ho adagiato delle fettine sottili di formaggio caprino a pasta molle e delle punte di asparagi scottate in acqua e limone. Nel frattempo avevo preparato e cotto i tortini. Per farne 6 occorrono: 25 ml di latte, 20 ml di olio evo, un cucchiaio di formaggio vaccino grattugiato, foglioline di basilico sminuzzate, 50 gr di farina, un cucchiaino raso di lievito in polvere, 1 uovo, 70 gr di feta e una zucchina non molto grande. Bisogna sbattere l'uovo con latte e olio, poi aggiungere la zucchina grattugiata e la feta sbriciolata. A parte mescolare la farina, il formaggio e il lievito, quindi unire i due composti e mescolare bene ma velocemente. Riempire infine gli stampini leggermente unti in precedenza e cuocere a 180° per 18 minuti o finché siano dorati (dopo15 minuti, io ho acceso il grill fino a doratura completa). Sformare e guarnire con foglioline di basilico.

16/07/2011

Storia di un'agave

Tra la natura selvaggia plasmata dalla marea e dalla forza dell'oceano che non si stanca mai di infrangersi su queste rocce, in un'aria di salsedine quasi autunnale.

Il tempo di un ottimo churrasco di sardine in un posto scandito solo dalle onde, un'ardita camminata tra le falesie oceaniche e poi un travesseiro de Sintra con il tè delle sette.




A me è bastato conoscere la storia dell'agave, una pianta che fiorisce una sola volta nella sua vita, e poi muore. La pianta si prepara per anni -spesso decine- a produrre quell'unico, enorme fiore che le porterà via la vita. E' un fiore di morte, il suo. E la pianta madre mi fa una tenerezza infinita. Avrei voluto carezzare quelle foglie secche una ad una, mentre guardo il fiore che si erige verso il cielo in tutta la sua forza.

Roads? Where we're going we don't need roads!

Omaggio a uno dei miei film preferiti di sempre: Back to the future.

Poster creato dalla graphic designer brasiliana Roberta Soares (la quale mi pare di gran lunga interessata al primo film della trilogia).

15/07/2011

Luna di Luglio. Lua de Julho

Dal balcone della mia stanza guardo sorgere la luna in un tramonto pastello di rosa e d'indaco. E penso che deve essere proprio così: Lisbona, la città del sole, possiede in realtà un'anima lunare.

La sua essenza intima e discreta si dischiude a chi la cerca alla luce della luna.

09/07/2011

Il profumo della Sicilia nella crostata sbriciolata di ricotta



La scorsa Domenica ho ufficialmente inaugurato i pranzi a tema..sperando di continuare presto con altre puntate! La prima è stata dedicata alla cucina siciliana e ai suoi intensi profumi.

Ciò che resta in queste pagine è il dolce, in quanto, presa dell'impegno nella preparazione, mi sono scordata di fotografare gli altri piatti.




RICETTA

La ricotta di pecora è la regina dei dolci siciliani. Questa semplice crostata ne esalta il sapore e la cremosità. 
Per una tortiera da 23-25 cm occorrono: 400 gr di ricotta di pecora, 180 gr di zucchero, un pizzico di cannella in polvere, 100 gr scarsi di cioccolato fondente a pezzetti. Amalgamate questi ingredienti aggiungendo un cucchiaio di liquore aromatico per dolci (va bene lo Strega, o l'Amaretto di Saronno, o l'immancabile Punch Abruzzo Evangelista).
Poi preparate la pasta lavorando dapprima 100 gr di burro morbido con un uovo, 100 gr di zucchero -meglio se a velo-, il succo di mezzo limone in cui sciogliete un pizzico di sale fino e un cucchiaino di lievito per dolci, e infine alcuni semini di un baccello di vaniglia. Aggiungete poi 200 gr di farina e con le mani formate delle briciole. Rivestite la tortiera con carta da forno bagnata e ben strizzata e diponetevi uno strato di briciole, la crema di ricotta e un altro strato di briciole per ricoprire. Infornate a 180° per 30 minuti. A cottura ultimata, fate raffreddare e spolverizzate di zucchero a velo.





06/07/2011

L'autentico mercato Bio

Alcântara, confini con Ajuda. Ci passo tutte le mattine, e ci trascorro la maggior parte del mio tempo, nel quartiere dal nome arabo che significa "il ponte", che non si riferisce al ponte 25 Abril che pur inizia proprio da qua, ma al ponte esistente in epoca romana. Un quartiere vivo, una volta industriale e operoso, che oggi reca ancora i segni di antichi fasti: bisogna cercarli nelle strade secondarie, nei caffè brulicanti di donne, negli spazi industriali recuperati, in quelli ancora cadenti, nei piccoli negozi indipendenti che nonostante tutto resistono ancora...

E una chicca: un banchetto di frutta e verdura rigorosamente colta dall'orto sovrastante la strada da un anziano signore, il quale ogni mattina lascia la sua merce bio nella strada, a mò di esca per i passanti, e scompare di nuovo nel suo orto facendo su e giú coi suoi stivali di gomma.
Una mattina mi toccherà scovarlo per chiedergli un pò della sua frutta colorata.










05/07/2011

Easy (like Sunday)





Domenica pomeriggio. Una breve parentesi di autunno nel pieno dell'estate alfacinha. Un gruppetto di colorati personaggi in giro per l'autentico quartiere di Ajuda, alla scoperta di patéos e piazzette nascoste..per finire poi in un posto che amo molto, per cui trovo sempre l'occasione -o la scusa- per tornarci. E stavolta c'era anche il mercatino, a Lx factory.

E poi c'è quel bar.. dove pare proprio di essere coccolati, anche da un semplice caffè.

01/07/2011

In un quadro fiammingo

Neanche un anno e mezzo fa oceanstwo s'immaginavano una vita in un quadro fiammingo. Tra una birra trappista e un'altra, ovviamente. E c'era anche spazio per ottimi croissants..ma poi una pennellata cancella l'altra..et voilà.

Questi sono i pezzi di un quadro che non abbiamo mai finito. Per ora...

Due o tre cose che so di lei

Chi scrive non si chiama Juliette e gli spazi in cui si muove non sono quelli di Parigi.
Ma posso dire che ci sono due o tre cose che so di lei. Lei ha le sinuose forme di Lisbona. 







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