Alcântara, confini con Ajuda. Ci passo tutte le mattine, e ci trascorro la maggior parte del mio tempo, nel quartiere dal nome arabo che significa "il ponte", che non si riferisce al ponte 25 Abril che pur inizia proprio da qua, ma al ponte esistente in epoca romana. Un quartiere vivo, una volta industriale e operoso, che oggi reca ancora i segni di antichi fasti: bisogna cercarli nelle strade secondarie, nei caffè brulicanti di donne, negli spazi industriali recuperati, in quelli ancora cadenti, nei piccoli negozi indipendenti che nonostante tutto resistono ancora...
E una chicca: un banchetto di frutta e verdura rigorosamente colta dall'orto sovrastante la strada da un anziano signore, il quale ogni mattina lascia la sua merce bio nella strada, a mò di esca per i passanti, e scompare di nuovo nel suo orto facendo su e giú coi suoi stivali di gomma.
Una mattina mi toccherà scovarlo per chiedergli un pò della sua frutta colorata.
Una mattina mi toccherà scovarlo per chiedergli un pò della sua frutta colorata.
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