24/08/2011

Stretta tra due mari

La Puglia. Una terra splendida stretta tra due mari: da un lato lo Jonio, dall'altro l' Adriatico.
La mia terza casa.
Taranto, città che si specchia sul mar Piccolo e sul mar Grande, mi accoglie un tramonto indimenticabile di un pomeriggio di Agosto. 
Giro tra i vicoli e le piazze della città vecchia, un isolotto struggente che si affaccia sul mar Piccolo, con la sua impronta araba, i palazzi in stile aragonese, le vestigia greche. Dell'antico splendore resta ben poco: il tempo e poi gli uomini con la loro scarsa memoria hanno consegnato questi luoghi all'oblio, ma il fascino è qualcosa che vince il tempo, e qui resta intatto.
Il centro nevralgico della città si è incredibilmente spostato aldilà del ponte girevole, nella parte ottocentesca, creando quasi una terra di nessuno da questa parte, dove anche gli stessi tarantini mettono piede raramente.
La mia fantasia la immagina  al tempo della civiltà cullata dai mari, che ha saputo lasciare segni profondi, purtroppo oggi spesso ignorati e persino maltrattati. 
E poi mi trovo di fronte allo Jonio, splendido come un amico limpido e cristallino, sincero, fedele, che si lascia sempre accarezzare con lo sguardo, che mi accoglie nel suo abbraccio caldo. Era un anno che non facevo un bagno.

E mi rendo conto di quanto bisogni amare queste stradine strette che si perdono in un dedalo intricato, a volte scabroso, quest'umanità disperata che si confonde e si perde nella luce riflessa dai mari.








La valle di Itria è un puzzle di bianchissime masserie e di rotondità a forma di trulli. Passandoci davanti m'immagino come potrebbe essere la vita al fresco di quelle pietre, al riparo dal sole dorato, eppure così vicine alla luce dei campi generosi.
Paesini candidi affiorano dalla terra scura, terra che li avvolge e li possiede, e dove finisce la terra giunge -a volte inaspettato- il mare. Sul versante Adriatico brilla una perla che si chiama Polignano a mare.









E di nuovo me ne vado, chissà per quanto tempo.
Stavolta è il tempo del commiato, all'albeggiare sul Mar Piccolo.






22/08/2011

California in B/N

Oggi torno molto volentieri in California, stavolta con le immagini. E dò voce a queste foto in B/N, fatte dall' altro dell' OceansTwo. Bei ricordi, e queste foto li amplificano ancora di più..spero di tornarci davvero, un giorno.

Pellicola Ilford 120 ASA in una reflex Yashica FX-3 modello 1979. Purtroppo la digitalizzazione ha alterato un tantino l'esposizione, e, pur avendo tentato di riparare a livello di software, spesso si son persi irrimediabilmente alcuni effetti di luce e penombra, nonché l'atmosfera dello skyline in notturna. Peccato..ma poco male, io mi godo le originali! Buon viaggio.





















20/08/2011

Viaggi nei paraggi II. Auletta-Caggiano (SA)

Una piccola gita alle porte del Parco Nazionale del Vallo di Diano.
Sullo sfondo la sagoma inconfondibile degli Alburni, il mitologico rifugio dei Titani.
Questi luoghi remoti e poco battuti hanno un fascino irresistibile. Conservano tutta l'essenza di un sud lontano dalla folla, dal turismo, dal moderno persino.
Vi prego, restate sempre così, ché io possa sempre tornarci. Per mangiare una rosetta alla mortadella e un fiordilatte sui gradini della chiesa nella piazzetta deserta. Per vedere le casse gialle dell'acqua minerale che si beveva nei banchetti nuziali di quando ero bambina, ed era tutto più semplice, ed i ristoranti odoravano di casa, e in cucina dietro le quinte c'erano ancora le zie degli sposi.
Per scoprire portoni col pavimento come ce l'aveva mia nonna.







Viaggi nei paraggi I. San Gregorio-Buccino (SA)

Passaggio a sud: un viaggio per immagini nei miei luoghi. Quelli di sempre. 

La prima tappa parte da casa: mi sono divertita a vedere le oche starnazzare davanti alla vecchia chiesa della Madonna di Loreto. Chissà per quanto ancora sarà lì, simulacro immobile della mia infanzia e della mia adolescenza. E cosa sarà quando un giorno tornerò e al suo posto ci sarà il vuoto, un vuoto che solo a pensarci già mi prende.
Ho ammirato con stupore nuovo i campi e le vigne vicino casa. Mi sono davvero sembrate di un altro colore. O forse era la prima volta che le vedevo?
Ho ritrovato le memorabili patate cnzuat fatte da zia, la pizza della mamma, l'immancabile guandiera di dolci che qualcuno ha riportato da un banchetto nuziale. Da piccole si faceva a gara per garantirsi una sfogliatella, o un pezzo di pizza dolce prima degli altri.






Il centro storico di Buccino merita davvero una visita. Dalle stradine di impronta medievale profumate di ragù che portano al castello normanno emergono numerosi ed importanti scavi di età romana della città di Volcei. E' bello andare tra rovine nuove ed antiche, alla scoperta di immagini perdute. Ora che le ho ritrovate, le voglio tenere con me per sempre.
Sulla strada il negozietto-tabacchi-telefono delle mattine prima di entrare in classe, quando ero al liceo.
E' sempre lì, rassicurante, come quando avevo quattordici anni e spingersi oltre, su per i vicoli del centro storico, era già un'avventura.








05/08/2011

Time out Lisboa

Ad un mio caro amico passato di qua ancora una volta dico: oltre a me, la Ginjinha ti aspetta, volta sempre!!

E saluto Lisboa per un po'. L'estate è anche altrove.














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