02/08/2011

Ritorno in Sicilia. Pasta con le sarde

Influenze arabe nella ricchissima tradizione culinaria della Sicilia. Profumi e sapori dal retrogusto dolce si uniscono alla croccantezza della mandorla tostata e al sapore deciso di sarde freschissime in un tripudio di gusto. La pasta con le sarde è la regina dei primi siciliani, e, soprattutto nella zona di Palermo, non v'è famiglia che non abbia la sua personale ricetta. 
La mia (della famiglia acquisita) è fatta così.

Ricetta (per 4 persone): 500 gr di bucatini (non essendo reperibili, ho usato degli spaghetti n. 5, di più qui non si può chiedere), 9 sarde di medie dimensioni (circa 500 gr), 400 gr di finocchietto selvatico, una cipolla, alcune acciughe salate, 300 gr di passata di pomodoro (io avevo la polpa), una manciata di pinoli e uvetta fatta rinvenire in acqua (io ne metto poca, alcuni acini), una bustina di zafferano, olio, sale, pepe, 3-4 cucchiai di pangrattato (meglio se casereccio) e una manciata di mandorle a lamelle.

Pulite le sarde eliminando squame, interiora, testa e lisca ed apritele a libro. Sciacquatele ed asciugatele. Lessate il finocchietto in acqua salata, scolatelo e tritatelo col coltello. Non buttate via l'acqua di cottura: servirà tra l'altro per cuocere la pasta. In una padella fate imbiondire la cipolla e scioglieteci a fuoco basso le acciughe; unite quindi passata di pomodoro, uva passa, pinoli, finocchietto, 5 sarde e fate cuocere per circa 20 minuti. Infine aggiungete lo zafferano sciolto in una tazzina di acqua di cottura del finocchietto. Mentre la pasta cuoce, in una padellina tostate prima le mandorle e poi il pangrattato con un pò di olio evo e mettete da parte. Rosolate infine le rimanenti sarde da entrambi i lati. Una volta scolata la pasta condite col sugo al finocchietto e fate riposare qualche minuto. Al momento di impiattare, guarnite la pasta con un cucchiaio di pangrattato e mandorle e con una sarda rosolata.







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