24/03/2012

La mia casa è dove sono: Bologna-Firenze e ritorno.

Gli ultimi dieci giorni sono molto movimentati da queste parti. 
Per motivi di lavoro ho dovuto organizzare in fretta e furia una capatina in Italia e precisamente a Firenze, con aereo  che atterrava e ripartiva da Bologna. 
In questa città ho trascorso gli anni unici dell'Università e ho molti amici meravigliosi; a Firenze non ci ho mai vissuto, ma un tempo (che mi pare un secolo fa) ero a due passi in quel di Siena, tra colline e casolari lussuriosi di verde. 
E proprio a Firenze ci sono altre due mie amiche: una con cui ho condiviso per molto tempo chilometri di portici bolognesi, e un'altra che ora ci vive, serbando nel cuore l'odore ed il colore di Lisbona, dove l'ho fortunatamente conosciuta.
Sono stati giorni intensi di lavoro proficuo, di fatica, ma anche di emozioni.
Nel rivedere certi luoghi m'è sembrato di non averli lasciati mai. Del resto come potrebbe essere diversamente, quando si è certi luoghi?





Al mio arrivo alla stazione di Bologna un mio amico mi è venuto a salutare portando il pranzo prodotto con le sue manine: scaccia ragusana al sugo e formaggio. Buonissima! 
Per la cronaca, al ritorno una provola ragusana è finita anche nella mia valigia.




Indovina cosa ti cucino: un delizioso foglietto con elenco degli ingredienti stilato appositamente per una cena fiorentina in mio onore!

Indovinate se ho indovinato...
E comunque...come mai tutti mi prendono per la gola?!


Firenze, il panorama tipico visto dal posto in cui mi trovavo. Quante scorazzate per quelle colline mi sono venute in mente tutte insieme! 
E poi la pausa pranzo in una Casa del Popolo, di quelle che andavano negli anni '70 e che ancora si trovano in Emilia e in Toscana.
Quelle della  tombola e del famoso dibattito di "Berlinguer ti voglio bene".















Stazione di Bologna: il rientro si avvicina. L'ultima sera in pizzeria per salutare tutti (in centro, per "le strade della mia vita"), con arancia buonissima direttamente dagli alberi di un amico che se le fa mandare dalla Sicilia e un Amaro del Capo che mette a posto tutta la stanchezza  residua.  




I rassicuranti portici bolognesi: quanti segreti sanno custodire, quante storie potrebbero raccontare...

                                                         



Poi, di già, il tempo di tornare. 




Outra vez te revejo, Lisboa e Tejo e tudo-,
transeunte inútil de ti e de mim,
estrangeiro aqui como em toda a parte,
casual na vida como na alma,
fantasma a errar em salas de recordações,
ao ruído dos ratos e das tábuas que rangem
no castelo maldito de ter que viver...

Lisboa Revisitada, Álvaro de Campos (F Pessoa).
(Qui  trovate quest'ultimo pezzo in una traduzione di A. Tabucchi).




La vista del Tejo in un pomeriggio caldo e azzurro mentre trascino a stento le valigie negli ultimi metri verso casa.







22 comments:

  1. Bello il parallelo tra le due città.
    E la sensazione del viaggio.
    Nelle peregrinazioni c'è tutto il senso della ricerca. Dal lasciare e del tornare.

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    1. Ricerca ciclica ed eterna! A volte lo spero, altre volte mi fa un po' paura.

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  2. beata che c'hai gli amici che ti prendono per la gola! I miei proprio ZERO :( Piacerebbe anche a me tornare nelle altre città dove ho vissuto e che mi porto dentro. Una delle due è proprio Firenze, sono 6 anni che non ci torno, ma mi ricordo che, al primo viaggio dopo il trasloco, anche a distanza di anni, era come il tempo non fosse mai passato.

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    1. Sono pochi quelli che se la cucinano, ma buoni :)
      Il tempo è una cosa strana. Soprattutto perché siamo noi stessi il tempo (come diceva il caro Borges).
      E qual è l'altra tua città?

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    2. Il tempo, a volte, credo che non esita. L'unica dimensione del tempo che viviamo è il presente, il resto è frutto della nostra percezione, quindi non mi stupisco quando non mi sembra essere passato molto tempo quando invece sono passati anni, o viceversa quando una settimana pare essere durata un mese.
      L'altra città è stata il grande amore della mia vita e, come tutti i grandi amori che si rispettano, dopo avermi spezzato il cuore, la amo ancora ma non riesco a tornarci quanto vorrei perchè vederla mi fa male. Copenhagen.

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  3. Ecco dov'eri! A Bologna! Ah, che bello, quanti ricordi! La bici parcheggiata sotto i portici potrebbe benissimo essere la mia di quando andavo all'università! E la casa del popolo! Ma... pole la donna permettisi di pareggiare con l'omo?

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    1. Ero più a Firenze che nella "nostra" Bologna, ma comunque sì, quanti ricordi. Nell'autobus dalla stazione verso la casa dei miei amici mi è scappata anche una lacrima nel rivedere quelle strade. Eppure c'ero stata altre volte dopo la laurea, ed erano poco più di due anni che non ci tornavo, ma ora che sono fuori mi sembra tutto più amplificato.
      Quella è sicuro la tua bici!
      E quelle ragazze che vedevo in giro mi sembravano tutte conosciute, anzi, molte mi sembravano avessero proprio la mia stessa faccia.

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    2. Eh, ma se vuoi si principia a avviare i' culturale, anche in base a' famoso proverbio (che tutti sappiamo)!

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    3. S'apra il dibattito!
      (Ma sei andata anche in via Piella?)

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    4. A vedere il canale dalla finestrella? O ci abitavi? No...son passata in altre vie del centro, e quella era un pochino fuori rotta. Inoltre ero ospitata a casa di amici che non abitano in centro (son rimasta solo una sera e poche ore la mattina).

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    5. La finestrella, è sempre stata uno dei miei posti preferiti (insieme alle osterie, Montesino e Onagro in particolare). Io ho abitato un po' dappertutto a Bologna, ma mai così in centro!

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    6. Anch'io un po' dappertutto, cambiando 6 dimore in 7 anni. Dall'estremo centro all'estrema periferia, non mi son fatta mancare nulla!

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  4. bello Elle. Ho molto apprezzato il tuo rientro :)

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    1. Grazie, merito di Pessoa che trova sempre le parole giuste!

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    2. Mi riferivo alla foto :))

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    3. Merito del Tejo nei giorni di sole :)

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  5. ben tornata! un po' di brividi mi sono venuti leggendo questo post...

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    1. Grazie! A me son venuti stando là, si vede che sono contagiosi! ;)

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  6. Adoro i post di "viaggio". E i tuoi sempre bellissimi.
    Bologna... anche io ci ho passato qualche mese di lavoro.
    Il ricordo più bello sono i carciofi fritti di Nello vicino a Piazza Maggiore!
    (lo so, sono proprio terra terra....)

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    1. No, no, qua siamo persone di panza, capiamo benissimo!

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  7. Ma io ero sicura di aver lasciato un commento e invece no. Sto davvero invecchiando! Due città bellissime e apprezzo molto l'idea che l'affetto passi anche attraverso il cibo.

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    1. Ho controllato, non c'è niente nello spam...
      Anch'io apprezzo, è molto coccoloso tutto ciò, e pensare che per me qualcuno faceva dei preparativi mi fa sentire bene.
      Sulle città...io amo Bologna incondizionatamente, Firenze meno, non mi dice nulla: la sua bellezza oggettiva la trovo vuota, non mi seduce.

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