24/09/2011

Prontuario di sopravvivenza urbana a Lisbona






Dopo quasi 16 mesi di permanenza, ecco un primo, piccolo manuale semiserio di sopravvivenza in terra lusitana: per chi volesse avventurarsi, nonché per chi l'avesse già fatto (purtroppo o per fortuna). Tre problemi  per tre rimedi.


1. Problema: in un qualsiasi ufficio pubblico incontrate personale che non conosce affatto le leggi; per dirne una, pretendono che tu, cittadino dell'UE, esibisca tassativamente il passaporto come documento d'identità, e forniscono spesso informazioni approssimative, per usare un eufemismo.
Rimedio: insistere, fare pressione per farvi dare ragione sulla questione passaporto. Per il resto, girare n uffici e fare la media pesata delle informazioni raccolte; mai fidarsi subito dell'indicazione ricevuta. Vagliare attentamente, setacciare, cercare su internet, indagare. Tornare alla carica informatissimi ed incazzati e poi collegarsi al rimedio del punto 2.


2. Problema: incontrate spesso persone allergiche al lavoro, sia fisico che mentale, con la tendenza a procrastinare.
Rimedio: non lasciatevi mai intenerire, bisogna sempre dichiarare urgenze o calamità personali imminenti per ottenere il servizio richiesto. Di fronte alle calamità alzano le mani rassegnati, accettando l'inesorabile destino che si è abbattuto su di loro. Non fate come me che, dopo che un'ottima compagnia aerea aveva fatto polpette della mia valigia, vi fate recapitare la nuova in pieno centro e ve la scorazzate mezza mattina perché voi avevate osato uscire di casa! Il corriere, infatti, dopo essere passato al vostro indirizzo ad un'ora totalmente arbitraria, non "poteva" tornare a recapitarvela nel pomeriggio! Sono stata una babbea, ma il furbone mi ha preso in contropiede. Ripeto, mai lasciarsi intenerire!

3. Problema: ora tocco un argomento per me OSE'. I lisboeti pensano che la cucina italiana sia solo pasta e pizza (-io: "la nostra cucina è molto varia", vagheggiando tortini di verdure, arrosti brasati, zuppe invernali, mozzarelle, deliziosi pasticcini.. portoghese "sì, avete molti modi di fare la pasta.." dieci secondi di silenzio) e che la loro invece sia la cucina più varia del pianeta. Premetto che qui non si mangia male, ma la parola "vario" forse può solo riferirsi alla massiccia o meno presenza di aglio nelle pietanze!
Rimedio: non parlate di cucina italiana coi lisboeti, uno perché vi viene da piangere di fronte all'ennesima bistecca (o pesce arrosto) con patate e aglio, due perché dovete concentrarvi con la massima attenzione nella delicata operazione di scartare l'aglio, specie se è venerdì, quando a pranzo mangiate aglio fuori e avete la visita dal dentista nel pomeriggio.


Non amo particolarmente il fair play, ma prometto che la prossima volta scriverò anche di come -in qualche modo a volte indecifrabile- ci pensa la città ad ammaliarti e a farti ritenere sotto sotto fortunato di essere approdato in questa terra remota.




8 comments:

  1. Ma hai spesso contatti con gli uffici pubblici? Sembrano peggio di quelli italiani.
    Io l'aglio non lo digerisco, sarei fritto in quel posto.

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  2. Purtroppo sì, specie all'inizio, quando ho dovuto produrre molti documenti che mi servivano soprattutto per i(l) lavoro(i). Ma ho sviluppato un buon metodo di combattimento, di solito funziona (apparirò loro molto più cattiva di quanto sia).
    Per la questione aglio..qui interviene la legge dell'evoluzione naturale in versione accelerata, per cui o l'organismo si adatta in tempi brevi o rischi l'estinzione.

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  3. Mia moglie è giapponese e vive con me in Italia.
    Penso ti conferebbe tutti e 3 i punti sono validi anche da noi...

    Io provo a difendere l'onore italico ma è una dura battaglia!

    (e anche noi siamo convinti che la loro cucina italiana sia solo sushi e sashimi e la nostra cucina sia molto più varia)

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  4. Certo, conta sempre il metro di paragone. Ho abitato per un po' con una coppia di giapponesi, non fatico ad immaginare come ci vedono..loro comunque erano deliziosi. Anche se tenevano cose "strane" nel frigo :)

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  5. Nei primi due punti mi sembra che tu parli dell'Italia. Mi sa che siamo molto simili ai cugini portoghesi...

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  6. Eireen, per certi versi sì. anche se qua a volte esagerano proprio nel rassomigliarci!

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  7. oddio, l'aglio! e a me non piace neanche la cipolla. ultimamente ho chiesto un sandwich mista e non so per quale motivo, sono riusciti a infilarci la cipolla anche lì. come devo fare...

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    1. la cipolla nel toast? hai trovato degli integralisti allora!! finora a me non m'è mai capitato :)

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